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Una nuova politica culturale

La nascita del Centro studi “Crissa” è una notizia che merita particolare attenzione. Le finalità che si prefigge, infatti, sono oggettivamente valide ed importanti. La sapiente collaborazione del professore Vito Teti, unitamente a quella di alte professionalità, consentirà al neonato Centro di acquisire ampio respiro culturale. La costituzione di un soggetto dedito alla ricerca, segue alla rinascita, sempre in quel di San Nicola da Crissa, de “La Vozza d’oro”. Manifestazione canora e non solo. Un festival che trae la sua linfa dai motori coreutici e musicali etnici è certamente motivo d’orgoglio per i suoi organizzatori. Sommessamente, si rileva che anche a Zambrone, da molti anni, si fa qualcosa di analogo. La denominazione del Centro studi umanistici e scientifici zambronese, “Aramoni”, è un tributo alle radici storiche. La città d’Aramoni distrutta nel 1310, infatti, è all’origine dei tre comuni vibonesi che iniziano con la Z, Zaccanopoli, Zambrone e Zungri. La struttura persegue, grosso modo, le medesime finalità cui ambisce il Centro studi “Crissa”. Brevemente, occorre ricordarne le attività. Costruzione di un sito web, www.aramoni.it che contiene oltre duemila files e vanta più di sessanta mila contatti. Cinque edizioni di “Tamburello festival”, la più prestigiosa manifestazione etno-musicale regionale (“Kaulonia taranta festival”, a parte) accompagnate da ricche “Galleria d’arti e… mille sapori !” e cioè da un’esposizione di ben trenta selezionati artigiani e produttori enogastronomici calabresi. Realizzazione dei “Giganti” (due coppie) coadiuvata da artisti di primo livello: Antonio Lorenzo e Antonio De Benedetto, in primis. Da quattro anni con cadenza trimestrale è pubblicato il periodico “Cronache Aramonesi”. L’obiettivo è approfondire la ricerca sugli aspetti mai indagati del recente passato e lasciare una traccia del presente ai posteri. Lo scorso diciotto agosto, è anche stato presentato il libro contenente i risultati di una ricerca elaborata sulle danze e le musiche calabresi, dal titolo: “Ay Ay ! Incursioni nelle tarantelle calabresi e dintorni”. Il tutto, occorre sottolinearlo, senza che gli enti locali offrissero alcun contributo sostanziale e nessuna attenzione degna di nota (a parte la compartecipazione alla kermesse vibonese “I suoni della notte di San Lorenzo”). Non si tratta, comunque, di cimentarsi in una sterile dissertazione sulla primogenitura delle iniziative progettate dai Centri studio. Piuttosto di comprendere se, a proposito della periferia vibonese possa finalmente applicarsi la massima galileiana: “Eppur se move…”. Tanto più se si considera che su scala provinciale esistono altre realtà associazionistiche che operano in silenzio ma producono risultati significativi. Due, in particolare meritano una menzione speciale. Nella piccola Motta Filocastro, l’associazione “Il Tocco” organizza le feste popolari denominate “Facimu rota” e “Filocastrum fest”, vere perle di impegno civico e approfondimento storico. Al pari dell’associazione “Sant’Onofrio Tradizioni Onlus” editore de “La voce di Sant’Onofrio” e protagonista di eventi culturali encomiabili. A San Nicola, il Comune é intenzionato a effettuare un investimento serio sul nuovo Centro studi. Una notizia confortante. Che sia il punto di partenza per una rinnovata cultura politica ? O, come avrebbe detto Norberto Bobbio, di una nuova politica culturale ?
Corrado L'Andolina

(Calabria Ora - 03/11/2008)

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